Mediatori, l’orgoglio s’è desto.
Nella consueta relazione sull’amministrazione della giustizia, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno Giudiziario tenutasi lo scorso 29 gennaio, il primo Presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio, nell’affrontare il tema delle riforme nel settore civile, ha individuato nella mediazione lo strumento ideale per “giungere alla definizione del conflitto senza percorrere necessariamente i tre gradi di giurisdizione”. Un “processo senza sentenza” quindi, che non implica però un’abdicazione del giudice dalla propria funzione giudicante, ma che anzi, lo arricchisce di un ruolo connaturato alla sua funzione e che si sostanzia in una “valutazione puntuale ed esperta della mediabilità e conciliabilità del singolo caso”, affinché possa essere “promossa e diffusa la cultura della mediazione come collante sociale”. Le parole del Presidente Curzio non hanno certo lasciato indifferente il vasto pubblico dei mediatori professionisti che anzi, hanno tratto dal suo intervento un forte motivo di orgoglio e senso di appartenenza ad una categoria professionale chiamata ad un ruolo sempre più decisivo nel settore delle controversie civili.
Avv.Walter Cabras